Negli ultimi anni di rivoluzione nel mondo della comunicazione digitale, la messaggistica sulle varie piattaforme social ha avuto delle implementazioni notevoli. Basti pensare che a oggi più di 2 miliardi di persone utilizzano un’applicazione sul web per comunicare con messaggi di testo e nel 90% dei casi questo avviene da dispositivo mobili.

Dati molto importanti questi che hanno portato le aziende, più attente e sensibili all’argomento, a sviluppare i cosiddetti “chatbot”, intelligenze artificiali al servizio degli utenti (…. o per meglio dire potenziali clienti).

I “bot” sono in grado di simulare conversazioni mirate con l’utente e ovviamente sono integrabili con le maggiori piattaforme di messaggistica online quali Telegram e Facebook Messenger.

Un aiuto per le aziende

Come accennavamo prima i chatbot possono rappresentare un valido supporto per le aziende, occupandosi per esempio di customer care, di inviare informazioni generiche ai clienti, oppure semplicemente diffondere aggiornamenti aziendali agli utenti.

Altra straordinaria peculiarità sta nel fatto che sono completamente autonomi e attivi 24 ore su 24; riescono inoltre, se ben impostati, a interagire con le persone tracciandone i gusti, le preferenze e le abitudini, fornendo così alle aziende dati altamente profilati, utilizzabili nelle proprie campagne pubblicitarie.

Una risposta immediata grazie all’IA

A tal proposito si stima che mensilmente vengano scambiati più di un miliardo di messaggi online tra persone e attività commerciali.

Cosa vuol dire questo? Significa che attraverso l’utilizzo dei chatbot, queste interazioni diventerebbero più veloci, meno costose per le aziende e soprattutto più idonee a consentire al cliente interessato a un determinato prodotto/servizio, di avere risposte e chiarimenti in tempo reale e con la possibilità di essere guidato dal “bot” in un percorso di consapevolezza, che lo porti a compiere l’acquisto che effettivamente lui desidera.

“Bot” e pagamenti telematici

Non a caso è di poco tempo fa un’importante integrazione che permette di aggiungere, come per esempio su Facebook Messenger, i pagamenti nelle chat di intelligenza artificiale. Così le aziende possono vendere le loro offerte direttamente con il chatbot e in pochi click.

Una nuova forma di “contatto” con il cliente, dunque, che offre un’esperienza in tempo reale e con un impatto economico sui costi di gestione aziendale decisamente contenuto.

Simone Pompilil

//www.mediamarketer.it/wp-content/uploads/2019/06/footer_logo-mm.png

partner tecnici

https://www.mediamarketer.it/wp-content/uploads/2019/12/Aruba-290x80.png
https://www.mediamarketer.it/wp-content/uploads/2020/08/gsuite-logo-290x80.jpg
https://www.mediamarketer.it/wp-content/uploads/2020/08/wt2b-290x80.jpg
https://www.mediamarketer.it/wp-content/uploads/2020/08/click-funnels-290x80.jpg

partner commerciali

https://www.mediamarketer.it/wp-content/uploads/2020/08/matrix-bricks-290x80.jpg

708, Rupa Solitaire,
Millenium Business Park
Mahape, Navi Mumbai
400710

media partner

https://www.mediamarketer.it/wp-content/uploads/2020/08/facebook-logo-290x80.jpg
https://www.mediamarketer.it/wp-content/uploads/2020/08/instagram-290x80.jpg
https://www.mediamarketer.it/wp-content/uploads/2020/08/google-ads-290x80.jpg
https://www.mediamarketer.it/wp-content/uploads/2020/08/tuttoggi-290x80.jpg

network partner

https://www.mediamarketer.it/wp-content/uploads/2020/08/bni-290x80.jpg
osa
https://www.mediamarketer.it/wp-content/uploads/2020/08/funnel-club-290x80.jpg
https://www.mediamarketer.it/wp-content/uploads/2020/08/marketers-290x80.jpg